Tra i tanti luoghi che oggi rendono l’Italia famosa ed unica al mondo per bellezza e autenticità, in cui Mario Soldati e Luigi Veronelli, i più grandi maestri del giornalismo e della critica enogastronomici italiani, hanno “incrociato i loro destini”, anticipato i tempi con le loro intuizioni, raccontato per primi le bontà agroalimentari ed i loro territori, Montalcino occupa un posto speciale. A partire da un evento rimasto nella storia al quale, nel 1970, parteciparono insieme: il rito della “ricolmatura” con vino della stessa annata delle vecchie Riserve del Brunello alla Tenuta Greppo, artefice della sua invenzione a fine Ottocento, e dove questa pratica unica al mondo capace di prolungare la vita di un vino ancora per decenni, riportandolo al giusto livello in bottiglia e cambiando il tappo, fu realizzata per la prima volta nel 1927 per le Riserve 1888 e 1891. Veronelli racconterà ai lettori di una “degustazione perfetta” (tra le Riserve c’era anche la 1955, tra i migliori vini del XX secolo per “Wine Spectator”), di quelle che si può spendere una vita intera per cercarla, e di come “ogni buon assaggio di Brunello mi ricorda Gustav Mahler”.

Soldati troverà conferma di come “il Brunello può invecchiare praticamente all’infinito, migliorando, oserei dire, sempre”. In “Vino al vino”, la sua opera più importante, riflettendo sull’origine di tanta “fortuna” del Brunello, Soldati la indicava non solo nella longevità, ma anche nella bellezza di un territorio vocato ai grandi vini, grazie a clima, suolo ed una natura ricca di biodiversità, tra boschi, oliveti e campi coltivati; nell’intuizione pionieristica di delimitare negli anni Trenta del Novecento i confini della produzione al solo territorio di Montalcino; e nel fatto che tutto questo fosse frutto di una “moderna” invenzione, agricola ma “illuminata” da studi intellettuali, semplice per la scelta di vinificare il solo Sangiovese Grosso ma geniale nell’averlo fatto per distinguersi dagli altri vini guardando ai grandi francesi, frutto di un singolo ma alla base di un successo collettivo.